
Comunicato Stampa n. 51 CAMERA DI COMMERCIO: INFRASTRUTTURE ELEMENTO CHIAVE PER SVILUPPO E COMPETITIVITA’
Il moltiplicatore medio degli investimenti pubblici in infrastrutture si stima intorno a 1,5 entro 2-5 anni.
“Le Infrastrutture, spina dorsale del sistema economico e del tessuto produttivo, sono elementi essenziali nella crescita e indicatori della qualità della vita: non esiste infatti territorio moderno e competitivo che non punti oggi su infrastrutture nuove, sostenibili, velocizzando gli spostamenti e garantendo tempi rapidi di arrivo sui mercati a partire dai collegamenti con i principali porti e aeroporti europei. Sia nella fase di costruzione, sia in quella di esercizio, le infrastrutture producono moltiplicatori fiscali, producendo un effetto positivo di lungo periodo sul PIL, sull’occupazione e, soprattutto, sulla produttività e competitività complessiva del sistema economico. Si stima che gli investimenti pubblici in infrastrutture possano avere un moltiplicatore fiscale medio di circa 0,8 entro 1 anno e di circa 1,5 entro 2-5 anni (Fonte ISPI - Global Infrastructure Hub, G20). Per questo – ha evidenziato Giorgio Guberti, presidente della Camera di commercio di Ferrara Ravenna – dobbiamo perseverare con grande impegno la nostra azione di stimolo e advocacy sul tema delle infrastrutture, per dare uno slancio alla crescita e alla fiducia, per generare valore pubblico e per creare quelle condizioni affinché gli imprenditori possano fare al meglio quello che sanno fare, sentendosi meno soli. Oggi più che mai, in una fase così cruciale per lo sviluppo del territorio ed in particolare del porto di Ravenna, dopo la costituzione della Zona Logistica Semplificata e i consistenti investimenti legati al progetto Hub portuale, le Istituzioni e le organizzazioni di rappresentanza economica devono essere unite nel portare all’attenzione del Governo le infrastrutture prioritarie per il territorio, in una nuova visione della mobilità emiliano-romagnola. Per questo condivido la proposta di Legacoop Romagna di un nuovo grande Patto per le Infrastrutture al servizio di questo sistema produttivo, che individui gli interventi infrastrutturali prioritari e ne favorisca l’avvio, oramai improcrastinabile. Anche il sistema delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna sta lavorando, cogliendo gli stimoli delle categorie economiche coinvolte nel progetto, alla revisione del “Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali dell’Emilia-Romagna”, realizzato da Unioncamere Emilia-Romagna e Regione Emilia-Romagna, con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti. Dobbiamo unire le forze – ha sottolineato Guberti – affinché si possano attuare, anche grazie alla ZLS, quegli interventi chiave necessari a migliorare i collegamenti da e verso il porto di Ravenna, favorire la fluidificazione del traffico stradale in direzione Nord-Sud ed Est-Ovest, riammodernare il collegamento tra Ravenna e Ferrara e ampliare e mettere in sicurezza la SS67 Tosco-Romagnola/Ravegnana. Ricordo inoltre che la Romea ha il triste primato di essere la Statale con il più alto numero di morti in Italia per chilometro. Non posso non evidenziare inoltre che Ravenna è tagliata fuori dalla rete dei servizi di Alta Velocità. Questo, in un mondo in cui le connessioni, fisiche e immateriali, sono la chiave per restare al passo, è un problema grave. La rete dell’Alta Velocità favorisce accessibilità e competitività, rende il territorio più attrattivo per investimenti e imprese, offrendo una maggiore velocità nel trasporto di merci e persone e incrementando il volume commerciale. In questo quadro assume centralità anche il tema della decarbonizzazione dei trasporti e del modal shift, con il passaggio del trasporto delle merci dalla gomma alla ferrovia, che produce meno emissioni. Inoltre velocità e affidabilità dei collegamenti favoriscono i flussi turistici, con evidenti ricadute positive per l’economia locale. Condivido appieno quanto affermato dal presidente dell’ABI Antonio Patuelli, abbiamo una linea ferroviaria pensata e realizzata nel periodo pre-risorgimentale: non è più ammissibile che la ferrovia che parte da Trieste e arriva a Bari non possa passare da Ferrara, Ravenna e Rimini, così come non è più ammissibile che nelle linee ferroviarie locali si verifichino così spesso annullamenti di corse e ritardi biblici. Con il presidente della Regione lavoreremo – ha concluso Guberti - affinché si realizzino quelle infrastrutture efficienti che il nostro territorio merita: servono davvero coesione e impegno di tutte le Istituzioni e le parti sociali ed economiche affinché le opportunità che scaturiscono dalla ZLS possano dare i frutti sperati.”