
Comunicato Stampa n. 32 - INCERTEZZA E DAZI FRENANO FIDUCIA ED INVESTIMENTI IMPRESE RAVENNATI PIU’ PRUDENTI
Tengono Costruzioni e Servizi, Industria in leggero recupero. Export in ripresa in attesa di probabili contraccolpi 2025: previsione di crescita del valore aggiunto dell’economia ravennate del +0,6%.
Incertezza e dazi frenano fiducia ed investimenti, imprese ravennati più prudenti, export in ripresa in attesa di probabili contraccolpi. Questi i dati principali diffusi dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara e Ravenna, che segnano, in provincia di Ravenna, la tenuta delle Costruzioni (+1,4%) e dei Servizi (+0,8%) ed il leggero recupero dell’Industria (+0,4%). Gli Scenari delle economie locali realizzati da Prometeia confermano inoltre, per l’economia ravennate, una previsione di crescita del valore aggiunto, per il 2025, del +0,6%. Valore che ci si aspetta possa crescere negli anni a venire in maniera più sostenuta grazie all’impatto positivo dell’attuazione della Zona Logistica Semplificata nella nostra regione. Grazie a incentivi, contributi e semplificazioni, si stima che a regime la ZLS possa generare un incremento del Pil del 3-4%. Attesa per l’insediamento del Comitato d’Indirizzo della ZLS, di cui fa parte il presidente dell’ente camerale Giorgio Guberti, in programma giovedì 3 luglio nella sede della Regione Emilia-Romagna.
“Imprese e territorio – ha evidenziato il presidente della Camera di commercio di Ferrara Ravenna, Giorgio Guberti - stanno affrontando una fase di transizione caratterizzata da cambiamenti strutturali sia demografici sia economici, che, uniti a incertezze geopolitiche e sfide legate ai costi energetici, richiedono un’attenzione crescente. L’accelerazione del cambiamento tecnologico si conferma una leva strategica per la competitività, con il digitale sempre più al centro delle dinamiche aziendali. Allo stesso tempo, la sostenibilità emerge come un altro tema rilevante, alimentato dal crescente interesse di tutta la filiera produttiva e dei consumatori verso le tematiche ambientali e sociali. Per questo motivo, la Camera di commercio, insieme alle associazioni di categoria, continua a guardare al futuro, senza esitazioni, per affrontare e cogliere al meglio sfide e opportunità. Lo dobbiamo – ha concluso il presidente della Camera di commercio – a tutte le imprese ed in particolare a quegli imprenditori che, con spirito di iniziativa, di innovazione, di intarprendenza, di capacità e di grande senso di dedizione, continuano a generare lavoro e benessere diffuso”.
Tornando all’indagine della Camera di commercio, le informazioni provenienti dalle imprese fino a 500 dipendenti, relativamente al primo trimestre dell’anno, registrano una leggera crescita tendenziale per la produzione dell’industria manifatturiera ravennate, pari a +0,3% nel confronto con lo stesso periodo del 2024. Il risultato della Regione Emilia-Romagna segna invece un trend in riduzione, con una contrazione del -3,2%. Gli ordinativi dell’industria ravennate crescono ad un ritmo più accelerato rispetto alla produzione ed in miglioramento nel confronto con il trimestre precedente; in ripresa infatti gli ordini complessivi (+0,7%), anche se contenuta. Da segnalare, inoltre, l’importante proseguimento della tendenza positiva degli ordinativi provenienti dall’estero (+3,6%). L’aumento ha riguardato sia le piccole imprese che quelle con più di 10 dipendenti, mentre per le artigiane si è trattato di un livello praticamente invariato. In stallo il fatturato (-0,2%, rispetto all’analogo trimestre del 2024), a causa dei consumi interni ancora deboli e sostenuto solo dalla variazione positiva delle vendite all’estero (+4,3%), grazie al trend delle aziende di piccola e grande dimensione. Nel primo trimestre del 2025, la dinamica del comparto delle costruzioni ravennate si mantiene positiva (+1,1%); il trend favorevole per il volume d’affari si è riscontrato per il sesto trimestre consecutivo ma la velocità risulta in ridimensionamento, lasciandosi alle spalle la forte crescita del biennio 2021-2022. Per l’artigianato, il trend in provincia di Ravenna è stato anche più intenso (+2,7%). Il settore del commercio al dettaglio (-1% il calo del fatturato rispetto a un anno fa) sembra risentire maggiormente del generale clima di incertezza; peggiore il risultato in regione (-1,4%). Il ritmo sotto tono è risultato diffuso e si propaga tra quasi tutte le tipologie commerciali analizzate; in positivo solo il commercio al dettaglio di iper, supermercati e grandi magazzini (+0,4%) e la grande distribuzione (con più di 20 addetti, +0,7%).
Per quanto riguarda la demografia delle imprese, ad un mese dalla fine del primo semestre 2025, in calo (-2,2%) le cessazioni volontarie (1.017 unità), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a fronte di 986 nuove iscrizioni, in più forte riduzione (-2,9%), determinando il segno meno nel bilancio tra aperture e chiusure (-31 unità, contro le -25 del gennaio-maggio 2024), anche se contenuto. Al 31 maggio, si attesta una consistenza delle imprese registrate pari a 36.433 unità; il dato di fine periodo riferito allo stock delle imprese attive, che ammontano a 32.698 unità, cresce del +1%, rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso ed al netto delle cessazioni volontarie effettuate nel periodo. Export in ripresa in attesa di probabili contraccolpi: gli indicatori del commercio internazionale di fonte Istat, infatti, rilevano una crescita, nel primo trimestre dell’anno, del +4,5%, più intensa al confronto con l’Italia (+3,2%) ed in controtendenza rispetto al calo della regione (-1,1%). L’incidenza ravennate sulle esportazioni dell’Emilia-Romagna si alza al 7,1%, di cinque decimi di punto percentuale in più rispetto al precedente risultato, precedendo solo le province di Forlì-Cesena, Ferrara e Rimini. Al valore di circa 1.466 milioni di Euro, la crescita tendenziale rilevata equivale a quasi 63 milioni di Euro in più, rispetto allo stesso periodo del 2024. Ritorna in positivo l’andamento dell’export verso l’Europa ed in particolare verso i Paesi UE, grazie alla ripresa della corsa del commercio verso Germania, Spagna e Francia.
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