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Comunicato Stampa congiunto - 18 marzo 2014

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ultima modifica 18/03/2014 13:02

LOTTA ALLA BUROCRAZIA: CAMERA DI COMMERCIO, UNIONE DEI COMUNI VALLI E DELIZIE E COMUNE DI FERRARA INSIEME PER LA CREAZIONE DI UNA BANCA DATI UNICA CONTENENTE TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI ALLA VITA DELL'IMPRESA

 

Camera di Commercio, Unione dei Comuni Valli e Delizie (Argenta, Ostellato, Portomaggiore) e Comune di Ferrara hanno siglato questa mattina (18 marzo), presso la sede dell'Ente di Largo Castello, alla presenza del vice Prefetto e sotto il coordinamento dell'Amministrazione provinciale, un protocollo d'intesa volto ad accrescere l’interazione tra Registro delle imprese e Sportelli unici per le attività produttive, contribuendo così alla riduzione degli oneri burocratici e alla creazione di una banca dati unica contenente tutte le informazioni utili alla vita dell'impresa.

 In pratica, con l'intesa di oggi, tra le prime in ambito nazionale e resa possibile grazie al supporto di tecnologico di Infocamere e di Lepida Spa, tutti i dati anagrafici, societari e storici delle imprese operanti nella provincia di Ferrara, comprese le informazioni relative alle autorizzazioni all'avvio e all'esercizio delle attività economiche raccolte nell'ambito dei diversi procedimenti amministrativi, saranno disponibili in tempo reale senza doverle nuovamente chiedere all'imprenditore. Tutto condotto nel rispetto degli obblighi di trasparenza quale strumento di prevenzione e di lotta alla corruzione in grado di rendere visibili i rischi di cattivo funzionamento dell’amministrazione pubblica. Si tratta, dunque, di una vera e propria rivoluzione sul fronte della lotta alla burocrazia, che permetterà all'imprenditore, con un solo clic, di accedere al proprio fascicolo aziendale.

 Come funziona:

  • l'imprenditore, anche per il tramite delle associazioni di categoria o degli studi professionali, compilerà on-line l'istanza relativa all’attività che intende esercitare e, con l'indicazione del solo codice fiscale, otterrà l'automatico inserimento di tutti i dati, certificati dalla Camera di Commercio, della sua impresa;

  • lo Sportello unico, a seguito delle verifiche d'ufficio, trasmetterà i dati agli eventuali Enti terzi coinvolti (AUSL, Provincia, ARPA, ecc..) aggiornando, al contempo, il “fascicolo d’impresa” presso la Camera di Commercio.

 E' operativa da oggi, intanto, “noburocrazia@fe.camcom.it”, la consultazione telematica pubblica voluta dalla Camera di Commercio rivolta a imprese, associazioni di categoria, ordini professionali e finalizzata a raccogliere segnalazioni relative a ostacoli burocratici, idee, proposte e migliori pratiche per razionalizzare e snellire norme e procedure, per facilitare l'accesso ai servizi e migliorare l'organizzazione tra Enti. Le segnalazioni e le proposte pervenute - spiega l'Ente di Largo Castello - saranno un utile punto di partenza per individuare priorità di intervento e soluzioni che rispondano concretamente a esigenze sentite e condivise.

 I costi della burocrazia. I dati (fonte Eurostat) indicano che l'incidenza degli oneri burocratici sul Pil europeo è pari a circa il 3,5%, mentre in Italia è pari al 4,6%, corrispondenti a 61 miliardi di euro in valore assoluto. Ridurre gli oneri amministrativi del 25% potrebbe, pertanto, portare a un aumento del Pil europeo dell'1,5%, in conseguenza dell'aumentata produttività e dell'efficienza complessiva del sistema produttivo. In Italia per avviare un'impresa occorrono 6 procedure, che hanno bisogno di 10 giorni per essere completate, senza contare gli oneri legati a pagamento tasse, gestione del personale e tutela ambientale. In media, le imprese del settore industriale spendono 13.455 euro per far fronte agli adempimenti della Pubblica amministrazione, al netto dei costi indiretti legati alle sacche di scarsa efficienza amministrativa. E se i tempi per la realizzazione di un fabbricato si dilatano a 257 giorni, a fronte di 14 procedure da espletare (che causano una riduzione di fatturato di 1 miliardo e 811 milioni di euro), anche far valere i contratti si rileva una procedura complicata, con un tempo medio di attesa di 1.210 giorni.

 

 

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