Camera di Commercio di Ferrara
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Comunicato Stampa n. 2 - 4 gennaio 2013

— archiviato sotto:
ultima modifica 25/03/2013 17:14

Roncarati: “Salvaguardare il valore delle imprese e i livelli occupazionali” - CRISI, CAMERA DI COMMERCIO: ALLO STUDIO UN VOUCHER SALVA-PMI

 Voucher per cofinanziare piani di ristrutturazione aziendale, con un plafond per almeno 150 piccole e medie imprese ferraresi; contributi a fondo perduto per accelerare sull'innovazione, l'internazionalizzazione, l'occupazione e il turismo; la patrimonializzazione dei Confidi per favorire l'accesso al credito delle aziende in difficoltà, specie quelle colpite dal sisma. Sono alcune delle iniziative allo studio della Giunta della Camera di Commercio di Ferrara nell'ambito delle strategie di risanamento perseguite dall'Ente di Largo Castello, nel 2013, per salvaguardare il valore delle imprese e i livelli occupazionali.

"La crisi che stiamo vivendo ha aumentato il tasso di mortalità delle aziende ferraresi - sottolinea Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio - e molti imprenditori stanno affrontando situazioni complesse". Tra le difficoltà, il presidente segnala, in particolare, quelle legate all'accesso al credito fino ad "arrivare al pudore di chiedere aiuto e a un profondo senso di solitudine". 

Entrando nel dettaglio, si scopre che per favorire l’accesso al credito la Camera di Commercio metterà a disposizione un finanziamento di 1.000.000 di euro volto ad aumentare, in collaborazione con i Confidi, le garanzie e, con esse, le possibilità delle imprese di ottenere gli affidamenti dagli istituti di credito e ad abbattere il costo del denaro per le attività correnti. Per il sostegno ai processi di innovazione, l'Ente di Largo Castello metterà sul banco 410.000 euro, con una particolare attenzione alle Reti d’impresa. Proseguirà, poi, lo sforzo a sostegno dell’occupazione giovanile (300.000 euro) e della nascita di nuove imprese (200.000 euro). Proseguirà, infine, il supporto diretto alle imprese colpite dal terremoto per far fronte alle necessità della ricostruzione, del turismo e delle attività di internazionalizzazione.

Intanto, fa sapere Unioncamere, le difficoltà di ripresa dell’economia italiana (e ferrarese) proseguiranno anche nel 2013. Per il prossimo anno, infatti, si attende un calo complessivo del Pil pari (in valore assoluto) a circa 14 miliardi di euro; la spesa per consumi delle famiglie dovrebbe ridursi dello 0,9%; gli investimenti caleranno del 3%. A fronte della debolezza della componente interna della domanda, le esportazioni continuano a rappresentare il traino maggiore per la nostra economia: le attese sono di un aumento medio del 2%, confermando così l’accelerazione che ha già caratterizzato il 2012 (+1,8%). In quest’ambito,

Pos.

Provincia

Valori assoluti

N.I. Italia=100

 

Pos.

Provincia

Valori assoluti

N.I. Italia=100

1

Milano

34,3

150,5

 

55

Grosseto

22,1

97,0

2

Bolzano

31,4

137,8

 

56

Asti

21,9

96,0

3

Bologna

30,6

134,4

 

57

Macerata

21,8

95,8

4

Aosta

30,1

132,0

 

58

Perugia

21,2

92,8

5

Trieste

29,5

129,2

 

59

Imperia

21,2

92,8

6

Modena

28,4

124,6

 

60

Verbano-Cusio-Ossola

21,1

92,5

7

Mantova

28,4

124,6

 

61

Ascoli Piceno

21,0

92,1

8

Roma

28,3

124,0

 

62

Terni

20,6

90,2

9

Parma

28,2

123,7

 

63

Frosinone

20,5

89,9

10

Trento

28,1

123,0

 

64

Massa Carrara

20,3

88,9

11

Firenze

27,9

122,2

 

65

Latina

19,6

86,1

12

Belluno

27,8

121,7

 

66

Chieti

19,4

84,9

13

Bergamo

27,6

121,0

 

67

Pescara

19,1

83,5

14

Sondrio

27,5

120,5

 

68

L'Aquila

19,0

83,3

15

Forlì-Cesena

27,4

120,3

 

69

Viterbo

18,8

82,5

16

Brescia

27,4

120,2

 

70

Rieti

18,6

81,6

17

Vicenza

27,1

118,8

 

71

Teramo

18,4

80,5

18

Venezia

27,1

118,6

 

72

Cagliari

18,4

80,5

19

Padova

26,9

117,9

 

73

Campobasso

18,0

78,9

20

Verona

26,8

117,5

 

74

Sassari

17,8

77,8

21

Varese

26,4

115,7

 

75

Isernia

17,3

75,6

22

Lecco

26,3

115,1

 

76

Potenza

16,7

73,0

23

Reggio Emilia

26,2

115,0

 

77

Oristano

16,6

72,6

24

Piacenza

26,1

114,6

 

78

Bari

16,3

71,5

25

Ravenna

26,0

114,1

 

79

Catanzaro

16,2

70,9

26

Cuneo

26,0

113,8

 

80

Messina

15,9

69,6

27

Udine

25,9

113,5

 

81

Matera

15,9

69,5

28

Pordenone

25,8

113,3

 

82

Siracusa

15,4

67,7

29

Cremona

25,8

113,3

 

83

Palermo

15,2

66,6

30

Treviso

25,5

111,9

 

84

Taranto

15,1

66,1

31

Vercelli

25,4

111,2

 

85

Ragusa

15,0

65,8

32

Biella

25,4

111,2

 

86

Nuoro

14,9

65,5

33

Ancona

25,4

111,2

 

87

Salerno

14,8

65,1

34

Torino

25,3

110,8

 

88

Avellino

14,7

64,6

35

Genova

25,2

110,5

 

89

Catania

14,6

64,0

36

Como

25,1

110,0

 

90

Cosenza

14,6

64,0

37

Siena

25,0

109,5

 

91

Caltanissetta

14,6

63,9

38

Ferrara

24,7

108,5

 

92

Brindisi

14,5

63,8

39

Rimini

24,6

,0

 

93

Benevento

14,5

63,5

40

Rovigo

24,6

107,9

 

94

Reggio Calabria

14,3

62,9

41

Gorizia

24,5

107,2

 

95

Napoli

14,3

62,8

42

Pisa

24,3

106,7

 

96

Lecce

14,2

62,3

43

Novara

24,3

106,7

 

97

Trapani

13,9

61,1

44

Pavia

24,3

106,6

 

98

Foggia

13,8

60,6

45

Prato

24,3

106,4

 

99

Vibo Valentia

13,6

59,5

46

Lucca

24,2

106,2

 

100

Enna

13,6

59,5

47

Alessandria

24,2

106,1

 

101

Agrigento

12,8

56,0

48

Livorno

23,9

104,8

 

102

Caserta

12,7

55,7

49

Savona

23,9

104,7

 

103

Crotone

12,5

54,6

50

Lodi

23,2

101,6

 

  

Nord Ovest

27,8

121,9

51

Pesaro e Urbino

23,2

101,5

 

  

Nord Est

27,2

119,5

52

Arezzo

23,0

100,9

 

  

Centro

24,8

108,7

53

La Spezia

22,4

98,3

 

  

Mezzogiorno

15,2

66,8

54

Pistoia

22,3

97,6

 

  

Italia

22,8

100,0

Tabella

Valore aggiunto pro-capite a prezzi correnti nel 2013 per provincia* e rip. territoriale

(valori assoluti in migliaia di euro e numeri indici Italia=100)

 

(*) A livello provinciale non sono disponibili dati statistici ufficiali sul Pil, ma solo quelli sul valore aggiunto, che viene dunque utilizzato quale proxy del Pil per l’analisi territoriale disaggregata. 

Fonte: Unioncamere, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane (dicembre 2012)

 

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