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Comunicato Stampa n. 10 - 31 gennaio 2013

— archiviato sotto:
ultima modifica 31/01/2013 10:14

Tra le mille chiusure al giorno rilevate in Italia, sei erano imprese ferraresi - A FERRARA IMPRESE PRESSOCHE' STABILI NEL 2012 (-0,02%) - Hanno limitato i danni le imprese guidate da giovani under 35, da cittadini stranieri e da donne

Sono 2.242 le imprese ferraresi nate nel 2012, a fronte delle quali 2.248 sono quelle che hanno chiuso i battenti. Come conseguenza – fa sapere l'Osservatorio dell'economia della Camera di Commercio - il saldo tra entrate e uscite si è attestato sul valore di sei unità in meno, che portano il totale dello stock di imprese esistenti al 31 dicembre 2012 al valore di 37.267 imprese. Se rispetto al 2011 – prosegue la Camera di Commercio - il dato certifica ancora un rallentamento della vitalità del sistema (-0,02% contro -0,6%), va segnalato che il bilancio del 2012 è stato meno peggio di quello del 2009, quando il decremento ha raggiunto -0,72%. A determinare il leggero calo dello stock è stata principalmente la più contenuta dinamica delle aperture (aumentate di 24 unità rispetto al 2011), mentre ha inciso in modo positivo la diminuzione delle chiusure (186 unità in meno rispetto all’anno precedente).

 In questi anni – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Ferrara, Carlo Alberto Roncarati - le imprese ferraresi hanno fatto letteralmente miracoli per restare sul mercato. In tante sono addirittura riuscite a migliorare le proprie posizioni e a rafforzarsi. Ma molte di più non ce l’hanno fatta e, con loro, si sono persi posti di lavoro, per non  parlare di competenze e tradizioni importanti. Ora però il tempo è scaduto, tra poco la politica avrà di nuovo in mano le sorti del Paese e deve sapere che l’obiettivo primo e urgente della sua agenda deve essere quello di rimettere al centro dell’azione politica l’impresa, da cui dipende il lavoro, riducendo su entrambi i fronti la pressione fiscale in linea con le più competitive economie europee. La ripresa – ha concluso Roncarati - può venire solo dal mercato e, dunque, serve favorire la nascita di nuove imprese ad elevato contenuto occupazionale e tecnologico, dando priorità ai giovani, alle donne e all’imprenditoria sociale”.

 

Le dinamiche per forma giuridica

La Tabella 1 mette in luce come la recente crisi economica abbia influito diversamente sulle diverse tipologie di imprese. Innanzitutto, a differenza del 2011 quando tutte le forme giuridiche, ad eccezione delle società di capitali, avevano registrato un tasso di crescita negativo, nel 2012 solo le imprese individuali rilevano un saldo non positivo, che condiziona il calo delle imprese registrate.

Tabella 1 Nati-mortalità delle imprese registrate per forma giuridica - Anno 2012 

Forme giuridiche

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo

Stock al 31.12.2012

Tasso di crescita 2012

Tasso di crescita 2011

Società di capitali

284

191

93

5.661

1,64%

1,83%

Società di persone

242

242

0

7.560

0,00%

-0,75%

Ditte individuali

1.629

1.764

-135

22.920

-0,59%

-0,95%

Altre forme

87

51

36

1.126

3,20%

-3,13%

TOTALE

2.242

2.248

-6

37.267

-0,02%

-0,57%

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Infocamere

In termini assoluti, il contributo più rilevante al saldo annuale viene ancora una volta dalla crescita delle società di capitali: 93 le aziende in più. Accanto a questo, è da segnalare l’apporto negativo delle imprese individuali: -135 unità (peggio era andata nel 2011, quando il saldo per questa forma giuridica era di -220 unità).

 Giovani, donne e immigrati

Guardando alle categorie imprenditoriali che costituiscono il tessuto economico provinciale, il bilancio anagrafico del 2012 evidenzia alcuni fenomeni degni di nota perché da essi – nel recente passato e probabilmente anche per il futuro - sembra dipendere sempre più l’evoluzione della base imprenditoriale ferrarese. Sono infatti le imprese guidate da giovani under 35, da cittadini stranieri e da donne che hanno consentito al saldo anagrafico annuale di non essere troppo negativo.

 A dare il contributo più significativo, con un bilancio attivo di 389 imprese, sono state le imprese giovanili, seguite da quelle gestite da stranieri (+196). Dati ancora più significativi se si confronta il peso relativo di questi aggregati rispetto al totale delle imprese ferraresi a fine 2012: solo il 9,2% per quello che riguarda gli under 35 e il 6,7% per gli stranieri. Relativamente più modesto (+26 unità) il contributo al saldo offerto dall’imprenditoria femminile che resta comunque - tra i ‘driver’ della tenuta del tessuto imprenditoriale - il raggruppamento con l’incidenza maggiore sul totale delle imprese (oltre 8.000 imprese, pari al 21,5% di tutto lo stock di imprese esistenti in Italia alla fine del 2012).

Nel confronto con il 2011 - anch’esso chiuso con valori significativamente positivi per tutti e tre questi insiemi di imprese, fatta eccezione per le imprese femminili – a reggere meglio di fronte al persistere della crisi sono state le imprese degli under 35, il cui saldo positivo è aumentato di 44 unità. Pressoché confermato il saldo delle imprese straniere, mentre la movimentazione imprenditoriale delle imprese rosa è decisamente migliorato, ritornando di segno più.

 I settori

Oltre al protrarsi della storica e strutturale riduzione delle imprese del settore agricolo (circa 100 in meno), si evidenzia la perdita di 33 attività manifatturiere (-2,1% di tutto lo stock esistente a inizio anno) e riduzioni leggermente più contenute per il settore trasporto e magazzinaggio e le attività finanziarie e assicurative.

Prosegue invece la crescita in altri settori, tra i quali le attività legate all’alloggio e alla ristorazione, i servizi alle imprese, le attività artistiche e sportive e il commercio. Inversione di tendenza per le costruzioni, tornate a crescere, seppur solo lievemente.

Le note più interessanti dal punto di vista delle dinamiche di ampliamento della base imprenditoriale, vengono quindi ancora una volta dai servizi.

Tabella 2 – Totale imprese per settori di attività economica – Anno 2012

Valori assoluti e tassi di crescita percentuali sull’anno precedente

SETTORI

Stock al 31.12.2012

Quota % del settore sul totale

Saldo annuale dello stock (*)

Var. % annua

dello stock

 

Totale imprese

Agricoltura, silvicoltura pesca

8.742

24,28%

-99

-1,1%

Commercio all'ingrosso e al dettaglio

7.685

21,34%

15

-0,2%

Costruzioni

5.480

15,22%

26

0,2%

Attività manifatturiere

3.083

8,56%

-33

-2,1%

Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

2.545

7,07%

82

2,7%

Attività immobiliari

1.832

5,09%

5

-0,2%

Altre attività di servizi

1.660

4,61%

-5

-0,6%

Trasporto e magazzinaggio

1.061

2,95%

-15

-1,6%

Attività professionali, scientifiche e tecniche

1.009

2,80%

8

0,5%

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese

832

2,31%

35

4,3%

Attività finanziarie e assicurative

613

1,70%

-10

-2,2%

Servizi di informazione e comunicazione

533

1,48%

1

-1,1%

Attività artistiche, sportive, di intrattenimento

534

1,48%

21

3,7%

Sanità e assistenza sociale 

153

0,42%

11

5,5%

Istruzione

138

0,38%

-4

-2,8%

Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti

57

0,16%

2

3,6%

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

34

0,09%

7

25,9%

Estrazione di minerali da cave e miniere

14

0,04%

-1

-6,7%

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Infocamere

 

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