Camera di Commercio di Ferrara
Tu sei qui: Portale Urp Sala Stampa Comunicati Stampa 2020 comunicati stampa Comunicato Stampa n. 30 - 7 luglio 2020

bottone_imprese_senza_pec

bottone_cancellaz.png

Supporto-Specialistico

Infogrammi interattivi della Camera di Commercio di Ferrara

Linea Amica

 
Azioni sul documento

Comunicato Stampa n. 30 - 7 luglio 2020

— archiviato sotto:
ultima modifica 07/07/2020 09:48

Govoni: “Serve ambizione, non possiamo accontentarci” - COVID-19, CAMERA DI COMMERCIO: CONTRIBUTI ALLE IMPRESE PER LO SVILUPPO DI SOLUZIONI DIGITALI IN RISPOSTA ALL’EMERGENZA ECONOMICA - Previsto fino a un massimo di 6mila euro a impresa Tra le spese ammissibili, quelle per la progettazione e la realizzazione di dispositivi, componenti di ambito medicale o per la sicurezza sul lavoro, per l’innovazione dei processi di gestione dell’emergenza e lo sviluppo di piattaforme di e-commerce e di strumenti di smart working

 

Approvato ieri mattina (7 luglio) dalla Giunta della Camera di commercio un nuovo bando per la concessione alle imprese ferraresi di contributi a fondo perduto per lo sviluppo di soluzioni digitali in risposta all’emergenza sanitaria ed economica dovuta all’epidemia da Covid-19. Un nuovo intervento, dunque, quello dell’Ente di Largo Castello che, dal periodo di lockdown alla ripartenza, ha investito poco meno di 2 milioni di euro per mettere in atto azioni tempestive, tagliate a misura di impresa su cinque ambiti di intervento: credito, digitale, export, turismo, informazione sui provvedimenti, oltre all’affiancamento alla Prefettura per individuare le attività che potevano restare aperte. 600mila euro è la cifra che destinata soltanto al credito per venire incontro al grave deficit di liquidità delle imprese.

Tra le spese ammissibili previste dal bando, che aprirà i battenti dalle ore 10 dell’8 settembre e fino alle ore 24 del 30 ottobre prossimi, quelle per la progettazione e la realizzazione di dispositivi, di componenti di ambito medicale o per la sicurezza sul lavoro, l’innovazione dei processi di gestione dell’emergenza e lo sviluppo di piattaforme di e-commerce e di strumenti di smart working, progetti prontamente cantierabili e che dimostrino di essere potenzialmente interessanti per il mercato. Altrettanta attenzione sarà rivolta anche a progetti per lo sviluppo di modelli produttivi green driven, orientati alla qualità e alla sostenibilità tramite prodotti e servizi con minori impatti ambientali e sociali.

“La pandemia – ha sottolineato il presidente della Camera di commercio, Paolo Govoni - ha colpito il sistema delle imprese su due fronti, che mettono a rischio la sopravvivenza di aziende che stanno alla base della nostra economia e che esprimono ancor oggi l’eccellenza della nostra capacità produttiva. Il primo quello della liquidità, la cui assenza sta progressivamente minando ‘la tenuta della cassa’ delle imprese che lavorano con margini assai ridotti in considerazione della concorrenza internazionale in grado di produrre con regole e vincoli molto più labili dei nostri. Il Decreto Liquidità – ha proseguito il presidente - che avrebbe dovuto inondare le imprese di risorse garantite dallo Stato ha mancato tale obiettivo. Di liquidità alle imprese ne è arrivata pochissima e con vincoli ulteriori oltre la garanzia prestata dallo Stato. Il secondo fronte è la debolezza della nostra capacità commerciale che, non sostenuta da una adeguata politica industriale, ci rende, in questo momento, particolarmente deboli e quindi attaccabili dalla concorrenza internazionale. Serve ambizione – ha concluso Govoni - non possiamo accontentarci. Serve voglia di ripensare il nuovo, non disfattismo. Per anni abbiamo sentito parlare della necessità di uno shock positivo. In realtà questa ripartenza potrebbe fare da stimolo con un sentimento opposto, quello di uno shock negativo, dettato da una pandemia che rimette tutto in discussione e che dunque ci richiama a ricostruire un nuovo modello di territorio. Con tutte le declinazioni che questa espressione comporta: sociale, economica, urbana, formativa, artistica, scientifica”.

L’indagine della Camera di commercio - Le imprese ferraresi in questa fase di emergenza stanno facendo un grande sforzo per garantire il prosieguo della propria attività anche a distanza, dove questo è possibile, attraverso l’uso dello smartworking. Ma non tutte sono attrezzate sotto il profilo tecnologico per assicurare una connessione ai dati aziendali da remoto e un’adeguata protezione dagli attacchi informatici. Quasi 4 aziende su 10 sono dotate di sistemi cloud, una tecnologia fondamentale per garantire una più agile transizione delle attività svolte all’interno degli uffici in modalità “smart”. E 3 imprese su 10 sono equipaggiate per proteggere le connessioni da remoto con strumenti di cybersecurity necessari per garantire sicurezza nella gestione dei dati. E’ quanto emerge dalla fotografia scattata dall’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio sulle centinaia di imprese ferraresi che hanno svolto online il test di maturità digitale attraverso il Punto impresa digitali (Pid) dell’Ente di largo Castello.

 

 

 

Riferimento per i Media:
Camera di Commercio di Ferrara
Ufficio Stampa E-mail: stampa@fe.camcom.it Tel: 0532 783802 - 903

luglio 2020 »
luglio
lumamegivesado
12345
6789101112
13141516171819
20212223242526
2728293031

Consultazione atti depositati dagli agenti di riscossione

Questionario

Segnalazione pubblicazioni non conformi

 
Standard

Powered by Plone ®

Camera di Commercio

I dati di fatturazione sono quelli della nuova Camera di commercio Industria Artigianato Agricoltura di Ferrara e Ravenna

C.F. e Partita Iva 02608840399
Codice IPA UFAV18
Tel. 0532/783.711
Posta Elettronica Certificata
cciaa@pec.fera.camcom.it