Camera di Commercio di Ferrara
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Comunicato Stampa n. 22 - 11 maggio 2021

— archiviato sotto:
ultima modifica 11/05/2021 12:04

Govoni: “Servono interventi volti al rafforzamento patrimoniale delle imprese, definendo subito un incentivo vigoroso a favore degli aumenti di capitale con un credito di imposta pari ad almeno il 70%, eventualmente da utilizzare in più anni, per arginarne l’impatto sulla finanza pubblica”. ANCHE A FERRARA LA PANDEMIA FRENA LA NATALITÀ DELLE IMPRESE. Iscrizioni in lento recupero (499) ma inferiori alle cessazioni (695), con un saldo negativo di -196 unità Prosegue la crescita delle società di capitale: +30

 

Resta sui pedali anche nel primo trimestre dell’anno il tessuto imprenditoriale ferrarese. I dati del primo trimestre, ad oltre un anno dall’inizio della pandemia, portano meno di cinquecento nuove iscrizioni, 20 in più rispetto al 2020, rimanendo su un ordine di grandezza che è la metà di quanto si registrava quindici anni fa. Le incertezze dello scenario economico, tra attese sull’evoluzione della pandemia e prospettive di rilancio legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), influiscono anche sulle cancellazioni, che continuano invece a rallentare. E’ questo il quadro di sintesi che emerge dall’analisi sulla nati-mortalità delle imprese ferraresi nel primo trimestre dell’anno fotografati attraverso i dati dell’Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara.

Le iscrizioni tra gennaio e marzo – evidenzia l’ufficio Studi dell’Ente di Largo Castello – sono state 499 (250 unità in meno rispetto al trimestre del 2020), che, confrontate con le 695 cessazioni, portano a un saldo negativo di 196 imprese in meno contro un calo, nello stesso trimestre del 2020, di 468 unità. Un dato che, anche sommato alle cancellazioni decise d’ufficio dalla Camera di commercio a seguito di una prolungata inattività delle imprese (di norma non considerato dalle rilevazioni Movimprese), porterebbe tecnicamente il totale delle chiusure complessive a 701, confermando la sostanziale stagnazione del saldo tra iscrizioni e cessazioni. Dati, che confermano la forte relazione tra clima di fiducia e natalità delle imprese e che rendono evidente il significativo scoraggiamento nell’avviare nuove attività che ha caratterizzato molta parte di questo periodo. Si tratta, comunque, di un valore di gran lunga inferiore rispetto alla serie dei primi trimestri degli ultimi dieci anni, tutti sempre chiusi in campo negativo, per cui è ragionevole stimare l’esistenza di una “platea nascosta” di imprese che, in altre circostanze, avrebbero già chiuso i battenti.

Dal punto di vista delle forme giuridiche adottate dalle imprese, il contributo in controtendenza viene sempre dalle società di capitali (30 imprese in più nel trimestre, pari ad un tasso di crescita positivo dello 0,34%, in lieve rallentamento rispetto al 2020, e ben lontano dal buon risultato del 2018 quando si registravo quasi un 1%). L’aggregato che arretra di più e che spiega gran parte del saldo negativo complessivo è quello delle imprese individuali, diminuite in tre mesi di 181 unità (in termini relativi si tratta di un -0,90% contro il -2,11% del 2020), mentre meno significativa, in termini assoluti, è stata la riduzione delle società di persone (-39 unità, corrispondente al -0,63%, in termini percentuali una velocità quasi dimezzata al confronto con lo stesso periodo dello scorso anno e un po’ più lenta rispetto a quella delle imprese individuali). Solo in lieve contrazione sono le altre forme giuridiche (cooperative e consorzi), con 6 unità in meno.

Tra i settori, gli unici che non diminuiscono la propria base imprenditoriale sono le attività immobiliari, i servizi di informazione e comunicazione, il comparto relativo a noleggio e servizi alle imprese e i servizi sanitari. In termini assoluti i saldi negativi più pesanti si registrano ancora una volta in agricoltura (-92 unità, si tratta di una tendenza di fondo che prosegue da anni, che solo saltuariamente rallenta) e nel commercio (-73), settore che conferma la contrazione già evidenziata lo scorso anno, cui si deve più di un terzo dell’intero saldo negativo. Continua il ridimensionamento anche del settore edile, -31 unità, bilancio segnato dal trend particolarmente pesante del settore artigiano (-23 unità), un valore che da solo spiega gran parte dell’ulteriore battuta d’arresto dell’edilizia. Contrazioni più contenute si registrano poi, nelle attività di alloggio e ristorazione (-14) e nei servizi di trasporto (-7).

Gli indicatori per il settore artigiano registrano contrazioni che in termini relativi risultano in linea con quanto rilevato dal totale delle imprese (-0,58%). L’andamento di questo particolare settore economico è fortemente determinato da quello delle imprese individuali, la forma giuridica più diffusa tra gli artigiani (il 77% del totale). L’unico settore artigiano che cerca di contenere la contrazione del comparto, con una variazione positiva, ma non significativa, è rappresentato dal gruppo di imprese del noleggio-servizi alle imprese.

Servono interventi volti al rafforzamento patrimoniale delle imprese, definendo subito un incentivo vigoroso a favore degli aumenti di capitale con un credito di imposta pari ad almeno il 70%, eventualmente da utilizzare in più anni, per arginarne l’impatto sulla finanza pubblica”. Così Paolo Govoni, commissario straordinario della Camera di commercio, che ha aggiunto: “Quanto ai ristori, da mesi abbiamo segnalato la necessità di superare le gabbie dei codici Ateco, ma anche di superare la logica delle perdite di fatturato per determinare i contributi a fondo perduto, introducendo criteri che tengano conto dei costi fissi sostenuti come, ad esempio, i canoni di locazione e di leasing, i tributi locali e le utenze”.

Iscrizioni e cessazioni nel primo trimestre , periodo 2007-2021

 

Tab. 1 - Serie storica delle iscrizioni, delle cessazioni e dei relativi tassi nel I trimestre di ogni anno

​Totale imprese

​ANNO

Iscrizioni

Cessazioni (*)

​Saldi

Tasso di iscrizione

Tasso di
Cessazione

Tasso di Crescita ¹

2007

906

1.320

-414

2,32%

3,39%

-1,06%

2008

835

1.254

-419

2,15%

3,23%

-1,08%

2009

736

1.121

-385

1,93%

2,94%

-1,01%

2010

814

1.099

-285

2,16%

2,91%

-0,76%

2011

750

1.084

-334

1,99%

2,87%

-0,88%

2012

798

1.013

-215

2,11%

2,68%

-0,57%

2013

723

1.052

-329

1,94%

2,82%

-0,88%

2014

717

894

-177

1,95%

2,43%

-0,48%

2015

684

878

-194

1,87%

2,40%

-0,53%

2016

667

942

-275

1,83%

2,59%

-0,76%

2017

600

938

-338

1,67%

2,61%

-0,94%

2018

589

908

-319

1,66%

2,56%

-0,90%

2019

532

953

-421

1,51%

5,71%

-1,20%

2020

479

947

-468

1,38%

2,72%

-1,34%

2021

499

695

-196

1,45%

2,02%

-0,57%

​di cui imprese artigiane

​ANNO

Iscrizioni

Cessazioni
(*)

​Saldi

Tasso di
iscrizione

Tasso di
cessazione

​Tasso di
​crescita

2007

292

459

-167

2,76%

4,35%

-1,58%

2008

236

434

-198

2,26%

4,15%

-1,89%

2009

210

405

-195

2,07%

3,98%

-1,92%

2010

212

393

-181

2,13%

3,96%

-1,82%

2011

207

342

-135

2,10%

3,47%

-1,37%

2012

242

370

-128

2,47%

3,78%

-1,31%

2013

228

358

-130

2,36%

3,70%

-1,34%

2014

260

326

-66

2,73%

3,43%

-0,69%

2015

218

369

-151

2,33%

3,94%

-1,61%

2016

201

302

-101

2,21%

3,32%

-1,11%

2017

188

283

-95

2,11%

3,17%

-1,07%

2018

205

277

-72

2,33%

3,14%

-0,82%

2019

180

293

-113

2,07%

3,37%

-1,30%

2020

171

295

-124

2,00%

3,46%

-1,45%

2021

161

210

-49

1,90%

2,48%

-0,58%

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara su dati Unioncamere-InfoCamere, Movimprese
(*) Al netto delle cancellazioni d’ufficio effettuate nel periodo

Saldo tra iscrizioni e cessazioni nel primo trimestre , periodo 2007-2021

 

Tab. 2 – Riepilogo della nati-mortalità per forme giuridiche – I trimestre 2019

Forme giuridiche

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo I trim. 2021

Stock al 31.03.2021

Tasso di crescita I trim. 2021

Tasso di crescita I trim. 2020

 

 

Totale imprese

 

 

 

Società di capitali

99

69

30

7.056

0,43%

0,54%

Società di persone

42

81

-39

6.157

-0,63%

-1,04%

Imprese individuali

346

527

-181

19.919

-0,90%

-2,11%

Altre forme

12

18

-6

1.084

-0,55%

-0,55%

TOTALE

499

695

-196

34.216

-0,57%

-1,34%

di cui imprese artigiane

Società di capitali

13

11

2

589

0,34%

2,03%

Società di persone

9

27

-18

1.312

-1,35%

-1,44%

Imprese individuali

139

171

-32

6.504

-0,49%

-1,75%

Altre forme

0

1

-1

23

-4,17%

0,00%

TOTALE

161

210

-49

8.428

-0,58%

-1,45%

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara su dati Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

 

Tab. 3 – Nati-mortalità delle imprese per territorio – I trimestre 2021

Aree geografiche

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo I trim. 2021

Stock al 31.03.2021

Tasso di crescita I trim. 2021

Tasso di crescita I trim. 2020

Tasso di crescita I trim. 2019

Ferrara

499

695

-196

34.216

-0,57%

-1,34%

-1,21%

Emilia-Romagna

7.757

8.363

-606

448.430

-0,13%

-0,74%

-0,59%

ITALIA

103.597

98.491

5.106

6.075.510

0,08%

-0,50%

-0,36%

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara su dati Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

 

Tab. 4 - Stock, saldi e tassi di variazione degli stock rispetto al 31.12.2020
Totale imprese e imprese artigiane nei principali settori

SETTORI DI ATTIVITA'

Stock al
31 marzo 2021

Saldo dello stock
nel I trimestre

Tasso di var. %
trimestrale dello stock

Totale imprese

di cui
artigiane

Totale imprese

di cui
artigiane

Totale imprese

di cui
artigiane

Agricoltura, silvicoltura pesca

7.442

109

-92

2

-1,22%

1,87%

Estrazione di minerali da cave e miniere

10

1

0

0

0,00%

0,00%

Attività manifatturiere

2.701

1.590

0

0

0,00%

0,00%

Fornitura di energia elettrica, gas, vapore

41

1

0

0

0,00%

0,00%

Fornitura di acqua; reti fognarie

69

26

3

1

4,55%

4,00%

Costruzioni

4.770

3.370

-31

-23

-0,65%

-0,68%

Commercio

6.856

439

-73

-8

-1,05%

-1,79%

Trasporto e magazzinaggio

872

600

-7

-6

-0,80%

-0,99%

Attività dei servizi alloggio e ristorazione

2.638

362

-14

-6

-0,53%

-1,63%

Servizi di informazione e comunicazione

537

93

4

2

0,75%

2,20%

Attività finanziarie e assicurative

646

1

-3

0

-0,46%

0,00%

Attività immobiliari

1.870

1

5

0

0,27%

0,00%

Attività professionali, scientifiche e tecniche

999

97

-4

-2

-0,40%

-2,02%

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese

1.015

354

11

6

1,10%

1,72%

Istruzione

155

22

0

0

0,00%

0,00%

Sanità e assistenza sociale

229

3

5

0

2,23%

0,00%

Attività artistiche, sportive, di intrattenimento

587

27

-4

-1

-0,67%

-3,57%

Altre attività di servizi

1.613

1.306

-16

-15

-0,98%

-1,14%

Non classificate

1.166

26

21

1

1,83%

4,00%

TOTALE

34.216

8.428

-195

-49

-0,57%

-0,58%

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di commercio di Ferrara su dati Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

 

Tab. 5 - Stock delle imprese registrate, saldi e tassi di crescita trimestrali per province

Graduatoria provinciale per tassi di crescita trimestrali, I trimestre 2021

Posto
graduatoria

 

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo

Tasso di crescita trimestrale 1

1

Sassari

1.066

752

314

0,57%

2

Lecce

1.618

1.198

420

0,56%

3

Vibo Valentia

248

178

70

0,51%

14

Rimini

795

683

112

0,28%

49

Modena

1.384

1.368

16

0,02%

60

Reggio Emilia

1.046

1.076

-30

-0,06%

61

Bologna

1.629

1.693

-64

-0,07%

80

Forlì - Cesena

658

750

-92

-0,22%

83

Ravenna

614

709

-95

-0,25%

89

Parma

722

863

-141

-0,31%

97

Piacenza

410

526

-116

-0,40%

103

Ascoli piceno

350

484

-134

-0,55%

104

Ferrara

499

695

-196

-0,57%

105

Rovigo

357

536

-179

-0,68%

 

ITALIA

103.597

98.491

5.106

0,08%

 

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Unioncamere-InfoCamere, Movimprese

1 Il tasso di crescita è dato dal rapporto tra il saldo fra iscrizioni e cessazioni rilevato a fine periodo e lo stock delle imprese registrate all’inizio del periodo considerato.

 

 

 

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