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Comunicato Stampa n. 25 - 17 marzo 2015

— archiviato sotto:
ultima modifica 17/03/2015 11:19

Govoni: “C'è grande preoccupazione nel vedere le nostre imprese boccheggianti per mancanza di liquidità e per questo interverremo con un nuovo piano straordinario anticrisi per il 2015 e il 2016" - CAMERA DI COMMERCIO: NUOVO PIANO ANTICRISI A SUPPORTO DELLA LIQUIDITA' - Due imprenditori su tre chiedono più interventi sul credito

“La conseguenza più grave e più evidente di questa crisi è rappresentata dalla stretta creditizia. C'è grande preoccupazione nel vedere le nostre imprese boccheggianti per mancanza di liquidità e per questo interverremo con un nuovo piano straordinario anticrisi per il 2015 e il 2016". Così' il presidente della Camera di commercio di Ferrara, Paolo Govoni, a margine di un incontro, nella serata di ieri (16 marzo), in Largo Castello. "Nello specifico – ha spiegato il presidente – le imprese cui la Camera di commercio assegnerà un contributo nell'ambito dei propri bandi potranno, su base volontaria, rivolgersi ad un istituto di credito convenzionato con noi al fine di richiedere un finanziamento bancario a determinate condizioni agevolate. Il finanziamento della banca potrà essere finalizzato ad anticipare il contributo della Camera di commercio o, addirittura, l'importo dell'intero progetto presentato”.

 Tra le altre misure allo studio della Giunta camerale, strumenti per fornire nuova liquidità a tutte quelle imprese che si trovino in presenza di crediti insoluti, di crediti verso la Pubblica amministrazione e di rimborsi di finanziamenti a medio lungo termine accesi per investimenti aziendali, e, in collaborazione con le associazioni di categoria, azioni finalizzate a un sempre maggiore utilizzo dei Mini-bond, le emissioni obbligazionarie di medio-lungo termine che le imprese non quotate di piccola e media dimensione possono utilizzare per raccogliere capitale beneficiando di vantaggi legali e fiscali del tutto simili a quelli delle società quotate (tra i principali benefici, la piena deducibilità degli interessi passivi, nessun limite all'emissione di obbligazioni, l'immediata deducibilità dei costi di emissione).

 "Introdurremo inoltreha concluso Govoni - la possibilità per le imprese di ottenere liquidità per anticipazioni di ordini e/o contratti di fornitura di beni e/o servizi”. Una risposta, quella della Camera di commercio, a quelle situazioni in cui le aziende, pur avendo ordini, non possono acquistare materie prime per mancanza di liquidità, senza trovare copertura da parte delle banche. In questo modo non possono lavorare e rischiano seriamente di fallire. Obiettivo dell'Ente di Largo Castello, quello di rendere meno complicato per le aziende presentare il contratto in banca e farsi anticipare la necessaria liquidità per l'acquisto di quanto serve.

 L'indagine della Camera di commercio. Per superare la crisi, quasi due imprese su tre chiedono interventi per favorire l’accesso al credito (63,1%). Questo bisogno è più forte della media tra le imprese che subiscono di più gli effetti della crisi (66,2%), tra gli imprenditori over40 (63%) e nei settori del manifatturiero (66,3%) e del commercio (62%). L’accesso al credito, inoltre, viene giudicato inadeguato dal 56,6% delle imprese con riferimento alla quantità erogata, dal 48,9% in relazione alla tipologia degli strumenti finanziari offerti, e dal 53,2% con riferimento ai tempi di valutazione delle istruttorie e della erogazione del credito. Tra i motivi di “criticità” nel rapporto con le banche, oltre appunto all’aumento dei costi e/o delle commissioni applicate, l'11% delle imprese intervistate dalla Camera di commercio indica l’aumento delle garanzie richieste.

 Per maggiori informazioni ci si può rivolgere al servizio “Promozione e sviluppo” della Camera di Commercio (tel. 0532/783820; e-mail: promozione@fe.camcom.it), che invita le imprese anche a consultare con attenzione il sito www.fe.camcom.it.

 

Riferimento per i Media:
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Ufficio Stampa E-mail: stampa@fe.camcom.it Tel: 0532 783802 - 903

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