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Comunicato Stampa n. 62 - 20 luglio 2012

ultima modifica 26/03/2013 14:59

Vendite all’estero: +15,8% a marzo 2012 (contro una media regionale ferma a +7,4%). EXPORT FERRARESE PIU' FORTE DELLA FRENATA EUROPEA

Nel primo trimestre del 2012, le esportazioni ferraresi resistono alla frenata europea: 651 milioni di euro, con un aumento del 15,8% (a fronte del +7,4% della regione Emilia-Romagna e del 5,5% del dato nazionale) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si tratta di un dato positivo, ancora a due cifre, sebbene inferiore a quello messo a segno nei primi tre mesi dello scorso anno. E' quanto emerge dall'Osservatorio dell'economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Istat.

L’internazionalizzazione è al cuore dei nostri programmi”, ha sottolineato Carlo Alberto Roncarati, presidente della Camera di Commercio di Ferrara. “Dai nostri dati – ha proseguito Roncarati - sappiamo che ci sono centinaia di piccole e medie imprese ferraresi che potrebbero affrontare i mercati esteri, ma non riescono ancora a farlo. Per aiutarle, consolideremo le risorse ed attività ad esse destinate, anche con l'aiuto fondamentale delle associazioni territoriali di categoria”.

I settori

Ancora una volta, l’andamento settoriale ha evidenziato una grande disomogeneità. Hanno conseguito risultati notevolmente positivi l’industria dei mezzi di trasporto (+38,5%), la metallurgia e i prodotti in metallo (+33,6%) e quella della moda (tessile, abbigliamento, cuoio e calzature) (+21,8%). Gli altri comparti, pur registrando variazioni positive, rallentano la loro velocità di crescita, come la chimica, le apparecchiature elettriche-computer e, soprattutto, le macchine e gli apparecchi meccanici (+9,3%).

Segnali negativi dall'agro-alimentare (-6,5%), dai prodotti agricoli e dalla pesca.

Le destinazioni

L’export destinato ai mercati europei, pari a più dei due terzi del totale, è cresciuto in linea con il complesso delle esportazioni (+15,2%). Particolarmente attratti dalle produzioni ferraresi il Belgio (secondo nostro partner europeo dopo il mercato tedesco), l'Austria e la Svizzera. Da segnalare la battuta d’arresto della crescita delle esportazioni ferraresi proprio in Germania (appena un +0,5%), mercato che sino all’anno scorso assorbiva un quinto dell’export provinciale. Al contrario, gli effetti della crisi europea si fanno sentire con risultati particolarmente negativi sui mercati spagnolo, olandese e russo. Anche sui mercati americani, ai quali è stata destinata una quota pari al 14,4% delle vendite, le esportazioni provinciali hanno ottenuto un buon risultato (+39%), mettendo in luce un andamento migliore rispetto a quello complessivo. In particolare, è stato molto positivo il dato ottenuto sull’importante mercato degli Stati Uniti (+49,9%), mentre quello realizzato in Brasile è risultato negativo (-13,7%). Il mercato statunitense assorbe l’11,3% delle esportazioni ferraresi, quando a quello brasiliano ne è destinata una quota pari solo all’1,2%.

La crescita delle vendite sui mercati asiatici (+6,2%) è stata particolarmente limitata e inferiore alla media provinciale. Ad essi è stato indirizzato il 13,5% delle esportazioni. In particolare, il risultato conseguito dalle esportazioni regionali in Cina (-2,7%) mostra il primo segno meno: verso questa destinazione il trend non era stata negativo neppure quando si registravano variazioni in diminuzione a due cifre, come nel 2009. Addirittura, l’andamento sul mercato indiano è risultato pesantemente negativo (-21,8%). In calo, infine, le esportazioni indirizzate verso i mercati dell’Oceania e verso quelli africani, con l’eccezione del Sud Africa.

Tabelle

Fig. 1 - Tassi di variazione e quote per attività economica

immagine.jpg

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Istat

 

Tav. 1 - Import Export per aree geografiche e principali partner commerciali

valori in migliaia di euro

TABELLA.jpg

Fonte: Osservatorio dell’economia della Camera di Commercio di Ferrara su dati Istat

 

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